Cos’è la Legge 4/2013 e perché è importante per noi coach?
Dal 2013, in Italia esiste una legge che riconosce e tutela chi svolge una professione “nuova” o non regolamentata da un ordine: è la Legge 4/2013. È il riferimento per coach, formatori, consulenti e tanti altri professionisti che lavorano per migliorare la vita delle persone e delle organizzazioni.
Professione non organizzata in ordini
La legge è suddivisa in 11 articoli. Il primo al comma 2 è di particolare interesse per i singoli coach professionisti perché definisce e legittima la professione:
«Ai fini della presente legge, per “professione non organizzata in ordini o collegi”, di seguito denominata «professione», si intende l'attività economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo, con esclusione delle attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi…»
Al comma 3 ricorda che è obbligatorio citare la presente legge nei documenti condivisi con i propri clienti (che noi chiamiamo coachee).
Le linee guida etiche
Al comma 4 fornisce linee guida etiche:
«L’esercizio della professione è libero e fondato sull’autonomia, sulle competenze e sull’indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica, nel rispetto dei principi di buona fede, dell'affidamento del pubblico e della clientela, della correttezza, dell’ampliamento e della specializzazione dell’offerta dei servizi, della responsabilità del professionista.»
Professione indipendente
Al comma 5 evidenzia che non è obbligatorio aderire ad associazioni ma la professione resta libera:
«La professione è esercitata in forma individuale, in forma associata, societaria, cooperativa o nella forma del lavoro dipendente.»
Tuttavia, se ne hai la possibilità, ti consigliamo di seguire un corso che fornisce anche l’opportunità e le qualifiche per aderire a una associazione che ha diretti contatti con il Ministero dello Sviluppo Economico. Sfruttare un corso riconosciuto permette di risparmiare tempo per aderire ad associazioni riconosciute.
Il resto della legge prosegue regolamentando proprio le associazioni professionali. Gli articoli regolamentano organizzazione e funzioni delle associazioni come, per esempio, la tutela dei consumatori e garanzia di trasparenza del mercato.
Autoregolazione e linee guida
All’articolo 6 la legge ricorda che
«La presente legge promuove l’autoregolazione volontaria e la qualificazione dell’attività dei soggetti che esercitano le professioni dell’art.1, anche indipendentemente dall’adesione degli stessi ad una delle associazioni di cui all’art. 2.»
All’articolo 9 la legge fa riferimento alla norma tecnica UNI che le associazioni stesse hanno aiutato a redigere. La norma tecnica UNI a cui si fa riferimento è stata, in principio la norma UNI 11601/2015 ora ripresa e aggiornata nella norma tecnica UNI 11601/2024.
Leggi qui la Legge 4/2013 in versione integrale sulla Gazzetta Ufficiale.
Una scelta di responsabilità
Essere un coach ai sensi della Legge 4/2013 non è solo una formalità: è una scelta di responsabilità, qualità e trasparenza. Significa lavorare con metodo, aggiornarsi costantemente e mettere al centro il benessere e la crescita del cliente.
La trasparenza su qualifiche e adesione associativa permette al cliente di scegliere consapevolmente e di sapere a chi si sta affidando. È una legge che promuove la libertà professionale, ma chiede in cambio serietà, coerenza e responsabilità verso il proprio ruolo.



